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Redatto da Belsito Sotto il nome di
Luigi Filippo dOrlèans, viene indicato non solo il
periodo del suo regno (1830-
Per ciò che riguarda larredamento, possiamo dire che il ciclo Neoclassico, nato con il Luigi XVI, dopo avere raggiunto la sua massima espressione con lImpero, sembra esaurirsi proprio con lo stile Luigi Filippo. Con lavvento di tale stile, infatti, si abbandonarono le istanze di magnificenza e fasto imperiale caratteristiche del periodo napoleonico, e si cominciò a manifestare un interesse rivolto alle esigenze e al gusto di un più vasto strato sociale. Il Luigi Filippo, grazie anche alla politica del sovrano che favoriva la nascita di una borghesia finanziaria ed industriale, si può senza dubbio definire lo stile degli industriali borghesi. Leredità artistica del Neoclassico, più che alle dimore sovrane, è toccata ai palazzi borghesi. Lo stile Luigi Filippo segna levoluzione artistica equivalente alla trasformazione sociale in atto in Francia nella prima metà dellottocento: allaristocrazia si è ormai largamente sostituita la borghesia, e gli arredi non saranno più quelli aulici, di rappresentanza, dei grandi palazzi reali e signorili, ma i pratici e funzionali mobili della borghesia. Nella creazione degli arredi non ci si preoccupa solo di ricreare e simulare un certo sfarzo nobiliare (la nuova borghesia desiderava ostentare il proprio benessere economico), ma anche di funzionalità, comodità e gusto del pratico. Nella decorazione degli interni, fa la sua comparsa un atteggiamento caratteristico, che si manterrà per molto tempo: la diffidenza nei confronti di ciò che è moderno. Si cerca da allora di mascherare i mobili di nuova produzione sotto decorazioni sia ispirate a stili del passato, come il Gotico, il Luigi XVI e il Barocco, sia allarte cinese, egizia e greca. Nello stile Luigi Filippo, si nota inoltre un generale scadimento nella qualità dei prodotti, dovuto al processo di industrializzazione che in quellepoca coinvolgeva il settore della produzione di arredamenti. Le ricche
decorazioni di bronzo dorato, ad esempio, pezzi unici di
finissimo artigianato che adornavano i mobili Impero,
diventano fregi metallici stampati in serie. Alla
doratura a foglia, viene Questo processo di modernizzazione della produzione di mobilio, innescò inoltre fenomeni di ribasso costante dei prezzi sempre più a scapito della qualità. I MOBILI Lo stile Luigi Filippo non è originale, ma uno strascico dello stile Restaurazione di cui conserva la struttura ma non l'eleganza raffinata: le forme si appesantiscono, l'ornamento sì stereotipa e l'ispirazione, disordinata, attinge i suoi temi nel Medioevo e poi nel Rinascimento; il gusto dei pasticci annuncia il Secondo Impero. Si trova una decorazione più ricercata su certi mobili che conservano, ciò nonostante, le forme alla moda: - mobili ad intarsi di legno chiaro su sfondo scuro; - mobili scuriti decorati di freschi mazzi di fiori naturali o rialzati da un po' di madreperla; - mobili d'ispirazione medioevale più accentuata e tormentata di quelli dello stile precedente. MATERIALI E LE TECNICHE I legni
scuri sostituiscono i legni chiari, amati sotto la
Restaurazione. I fabbricanti ricercano I legni scuri e caldi sono di moda: mogano, palissandro, ebano, ma anche il tasso, il noce, il faggio. I legni scuriti sono generalmente il pero e il faggio. I legni chiari come il sicomoro, l'olmo, il limone, l'acero sono utilizzati soprattutto per l'impiallacciatura interna di alcuni mobili.
La tornitura e le tecniche di lavorazione permettono di ottenere elementi sferici, cilindrici o di varia forma. Le incrostazioni e gli intarsi sono abbastanza rari; si trovano sia in madreperla sui mobili in legno nero, per rialzare il colore dei mazzi dipinti, sia in filetti di legno chiaro sul mogano. Da notare: le piastre di Sèvres, le incrostazioni in rame o in stagno alla moda Boulle, i bronzi stile XVIII secolo, non si trovano che su mobili preziosi destinati ad una clientela ricca, eseguiti da grandi ebanisti che si ispirano alla produzione dei secoli precedenti. LA DECORAZIONE L'industrializzazione provoca un impoverimento della decorazione: una certa freddezza promana da questi pezzi, eseguiti a macchina. La modanatura è quasi inesistente, i pannelli sono piatti e senza movimento, i montanti diritti e lisci sono privi di decorazioni, i loro angoli addolciti. Si addensano scanalature, gole larghe e profonde per laltezza del mobile, bordini doppi, file di bocce, larghe increspature. I motivi decorativi sono poco numerosi: filetti leggermente scolpiti sottolineano le volute e gli incroci. La foglia dai larghi petali, le palmette si trovano scolpite sui braccioli o sui piedi dei tavoli. Il motivo a coscia di ranocchio è assai caratteristico, così come la cornice a tulipano.
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